Tre giorni fa NBC news ha reso pubblica la notizia che la famiglia Marley (con Rita – moglie di Bob – in prima linea) insieme al CEO di Privateer Holdings hanno fondato Marley Natural, il primo brand di commercializzazione di ganja su scala mondiale. L’operazione, che si attiverà nella seconda metà del 2015, punta ad un ricavo di 2,5 miliardi di $ nel primo anno e di 10 miliardi entro il 2020. Non prevede solo la produzione e vendita dell’erba sacra del rastafarianesimo, ma anche di oli essenziali e gadget. “Bob Marley started to push for legalization more than 50 years ago. We’re going to help him finish it” – dichiara Brendan Kennedy di Privateer Holdings, intervistato da NBC.

Il marchio, peraltro disegnato dalla stessa agenzia che ha curato la brand identity di Starbucks Coffee, oltre ad avere un leone come parte integrante del logotipo – è stato lanciato con un breve video, in cui per l’ennesima volta l’incantato paesaggio naturale giamaicano è protagonista. L’azienda nasce non a caso sulla scia di operazioni di grandi marchi dell’industria del tabacco impegnati nell’evoluzione delle e-cig, sigarette elettroniche, in piena ondata post-vaporwave. Marlboro ha appena lanciato (in promozione a Milano e a Tokyo in questi giorni) IQOS, una versione ibrida di sigaretta elettronica che utilizza tabacco naturale al posto di liquidi, la grande novità è, però, l’assenza di combustione.

Non riusciamo ad immaginare la reazione di Bob, anche se Rita e l’apparato industriale alle sue spalle spingono l’autenticità del progetto proprio a partire dalle sue parole e dichiarano di continuarne gli intenti, attualizzando la sua visione. In questo senso la battaglia contro Babylon è da interpretare come una catastrofe irreparabile.

Si è però alzata una voce, inaspettata e meccanica, quasi per coincidenza astrale: quella di Lee “Scratch” Perry, intervistato da Fader magazine, le cui dichiarazioni sono raccolte in un articolo pubblicato oggi, dal titolo profetico: Why Lee “Scratch” Perry Wants You To Stop Smoking Weed.
Ecco alcuni passaggi:

So look, I have to ask you about this hat you’re wearing?
Well, this hat is actually really about ganja. [Perry takes off his hat and starts pulling rolling papers out of a compartment.] I used to be actually addicted to ganja. Until I reach to a time that I don’t think I did need ganja already. Because if I smoke ganja anymore I get too smart.

Ganja makes you too smart?

Yes, cause I smoke too much. So it was so much that I get crazy. Too much fire. [Laughs] Too much weed, so I get crazy. If you love God you would never destroy your lungs.

So it’s not good to smoke anything?
Nah. When you don’t know, it’s alright. But when you know, you know cigarette is hurting your lungs and you put your lungs to sacrifice. That mean you nail your lungs on a cross. You know it’s wrong, but because it’s in fashion, and you want to follow fashion, you put yourself on a cross.

Perry è stato produttore e mentore di Bob Marley – è noto l’episodio che ha dato origine al brano Duppy Conqueror: ‘According to Lee “Scratch” Perry, after Bob Marley wrote the song “My Cup”, Marley was complaining to Lee that he was too “successful” and was being plagued by hangers-on and leeches, referring to them as duppies in the context of “human vampires” (or scroungers). Lee apparently consoled him by saying, “Look, we’ll sort this out — we are duppy conquerors.” Marley then proceeded to write “Duppy Conqueror”‘ (fonte: Wikipedia). Chissà se Perry anche in questo caso riuscirà a mandare segnali allo spirito di Marley per combattere i vampiri che stanno là fuori.