This is the first of a series of posts related to OPEN, a project I’m involved since a couple of months and which will keep me busy until the end of May. It’s a project done in collaboration with Zero (of which I’m a regular contributor) and Vodafone, and it’s happening at La Triennale museum in Milan.
I’ll be the music curator, working side by side with art area, curated by Andrea Lissoni.
Info on the project and other areas (food, design, sport, family, ideas) can be found here: vfopen.vodafone.itI’ll try my best to cover my contributions through this blog, in english where is possible, as long as the project will mainly be communicated in italian, even if I’m inviting many international artists and musicians. For the moment the program has not yet been published, more info soon. Be ready.

Here follows 1000 characters to introduce my area – italian only, sorry 🙁

Il suono è naturalmente liquido e incollocabile. In Open la Musica si muove secondo traiettorie trans-nazionali e meticce, indagando gli insiemi di mediazione tra rete, identitĂ  e diffusione on/off line. Open Musica è articolato su due binari divergenti: teorico e di intrattenimento. Incontri e lecture da un lato, live e dj set dall’altro. Ascolti e ballo.
Se il concetto di ‘scena’ in musica fino al decennio scorso era indissolubilmente legato ad una cittĂ , un quartiere o addirittura una porzione di spazio urbano, oggi è traslato in rete e nidifica attraverso blog e social network. Il suono oggi rimbalza e si deposita in luoghi geograficamente molto distanti tra loro, ma con caratteristiche medesime. Poco importa se la ricaduta reale è una township di Johannesburg o un quartiere di Chicago sud, ad esempio. Open Musica lavora nelle nicchie di questi discorsi, facendosi aiutare da producer e ricercatori illustri del panorama contemporaneo locale e internazionale.

While our temporal slot will be May 2012, we’ll present our first event this coming friday, march 9th, during the area of design (curated by Marco Sammicheli), and it’ll be a performance by OLYVETTY (a duo composed by Riccardo Benassi and Claudio Rocchetti).

OLYVETTY è un progetto di environment audio visuale, 
nato a Berlino nella primavera 2006 dall’incontro del
 musicista Claudio Rocchetti con l’artista visivo Riccardo
 Benassi. Leggenda vuole che l’incontro sia avvenuto al Berghain, tempio mitteleuropeo della musica Techno. OLYVETTY è la storpiatura di un simbolo, la prevaricazione del linguaggio sul contenuto e dell’informazione sulla produzione. OLYVETTY ha partecipato a festival tra i quali Sonambiente (Berlin-2006), From the concrete music to the object sound (Venezia-2007), Flora (Firenze-2007), Netmage (Gennaio 2008) e ha creato environments audio-visuali tra la Germania e l’Italia in spazi pubblici e privati.

Nights erase Days erase Nights è un live media trischermico, un documentario espanso girato da Riccardo Benassi nel 2007 in un’azienda produttrice di cassette per la frutta – e viene rimusicato in ogni occasione in maniera differente. Il frutto nasce dall’albero e torna all’albero. La ripetizione è un cortocircuito formale dove le leggi biomorfe della natura e quelle geometriche dello stoccaggio sublimano in un unico ordine ligneo. Il ciclo si compie in una moltiplicazione infertile, tutto si trasforma e torna all’elemento primitivo, l’umanità è sistemica. Nights erase Days erase Nights è stato originariamente prodotto da Xing per Netmage festival 2008.

Nights erase Days erase Nights per OPEN Design sarĂ  un’occasione per pensare il design, l’industria e la tecnica in modo atipico e piĂš visionario.