Se la fine dell’anno può essere una buona occasione per rivedere il meglio del 2013 appena passato, l’inizio di quello nuovo è tempo di progetti. Tralasciando le formalità dei buoni propositi per il duemilaquattordici, preferirei di gran lunga la versione che si è andata diffondendo in area andina a partire dal culto di una divinità dell’abbondanza di origine precolombiana: Ekeko, il volto umano del consumismo.

EKEKO_Abundance_Fortune_Good_Luck_God_Amulet

All’omino magnanimo, baffuto e tabagista carico di ogni ben di dio è dedicato il festival boliviano di Alasitas, il cui nome deriva da una parola Aymara che significa letteralmente “comprami”. Oggi versioni della feria si svolgono anche altrove, ma a partire dal 24 gennaio nelle bancarelle di La Paz è possibile procurarsi la copia miniaturizzata di quello che si intende ottenere durante il nuovo anno. Ci sono più varianti del rituale sciamanico per benedirlo delle quali eviterò di entrare nei dettagli, ad ogni modo essere consapevoli dei propri obiettivi, anche se in miniatura, può essere un incentivo a realizzarli. Una volta appese le miniature ad Ekeko non resta che accengergli una meritata sigaretta non elettronica, versargli un bicchiere di superalcolico, impengarsi e sperare che anche quest’anno si dia da fare.