Le potenzialità dei dispositivi tecnologici, unite a una buona dose di sfortuna (e di ingenuità a seconda di come vogliamo vedere la faccenda), possono aprire scorci su vite altrui del tutto inaspettati. Un esempio è il blog Life of a Stranger who Stole my Phone realizzato da un’anonima turista tedesca, alla quale è stato sottratto uno smart-phone durante un bagno notturno a Ibiza, assieme a vestiti e quantaltro. Quando il presunto ladro ha iniziato a usare la macchina fotografica del telefono per catturare attimi della sua vita a Dubai, la vittima del furto ha pensato di farne un blog, dato che l’archivio di immagini era direttamente collegato al suo computer. La sua piccola vendetta mi è parsa un interessante effetto collaterale che ho accantonato insieme alla miriade di curiosità nelle quali incappiamo sul web, almeno fino a stasera.

Aprendo la pagina della cronologia del mio account di youtube mi sono resa conto che alcuni video guardati erano parecchio insoliti, perfino più insoliti del solito. Non c’è voluto molto per capire che si tratta di una diretta conseguenza di un viaggio sulla circonvallazione di Milano sabato scorso quando, complice l’imprudenza e un calo emotivo, mi hanno sfilato il telefono. Nel tempo che intercorre tra una buona dose di improperi e un cambio di password, l’anonimo borseggiatore ha fatto in tempo a farsi un giro su youtube, del quale scrivo di seguito una breve recensione. Forse dalla vita degli estreanei che rubano i telefoni si può trarre qualcosa di più che una piccola vendetta da servire fredda sulla rete.

I primi due video aperti dal nostro utente misterioso non sono particolarmente sorprendenti, dato che provengono da canali a cui ero iscritta. Tuttavia non riesco a non domandarmi quali conclusioni possa aver tratto dal trailer dell’ultima serata di DANCEHOLE, che è il caso di riproporre qui sotto e di chiedersi se abbia fatto abbastanza colpo da convincerlo a venire a ballare hardcore gabber fino allo sfinimento al prossimo VOL. VI

Ma entriamo nel vivo dei gusti musicali di un ladro di cellulari passando alla posizione numero tre della cronologia, quando palesa l’attrazione per la musica raï con alcune canzoni di Cheb Akil. Si tratta di un genere musicale originatosi a inizio Novecento nell’Algeria occidentale dai pastori beduini e comprendente riferimenti musicali spagnoli, francesi, subsahariani e arabi, adattato secondo i tempi, i gusti e gli strumenti correnti. Cheb Akil, deceduto l’anno scorso in un incidente stradale, ha raggiunto l’apice della fama nel 1998 con il singolo Hasdou Wella Ghirou, ma nella cronologia sono presenti pezzi più recenti compresi due duetti dal vivo con la cantante non vedente Nariman e il pezzo del 2011 Walo Walo:

A questo punto i gusti visivi e musicali subiscono una svolta spirituale, con alcuni video incredibilmente lunghi di recitazione del corano. A un primo impatto non ho potuto non riflettere sulle implicazioni teologiche di cercare registrazioni religiose su internet qualche ora dopo essersi appropriati indebitamente della proprietà altrui, anzi usando la proprietà sottratta per cercarle, ma lascio questo dilemma a chi abbia più strumenti linguistici ed etici a disposizione.  Ad ogni modo alcuni video sono recitati da un certo Qari Abdul Basit Abdul Samad, che stando a un documentario è stato tra i più noti e apprezzati.

In caso la religione non fosse bastata, il nostro utente misterioso si è affidato alle potenzialità nascoste della volontà, consultando alcuni video di Ibrahim Elfiki. Elfiki era un esperto di motivazione, autoaiuto, ipnosi e, secondo un’ipotesi abbastanza plausibile, truffa. Di nuovo dubbio è in quale di questi campi potesse essere appassionato l’intruso nel mio account. Continuo a fare il tifo per l’autoaiuto e intanto cerco una copia dei volumi rivoluzionari dalle copertine promettenti.

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Dopo il passaggio attraverso la spiritualità e l’autodeterminazione dev’essere finalmente giunto il momento di un po’ di svago, dato che alla prossima posizione di questa hit parade c’è una commedia egiziana degli anni Settanta. Adel Imam è tra gli attori più conosciuti del cinema egiziano ed è stato in passato attaccato dagli estremisti islamici per la sua satira nei loro confronti. Molti film sono facilmente reperibili in arabo e qualcuno di quelli più recenti forse è anche stato sottotitolato. Di seguito il poster di uno dei suoi film più amati, Terrorismo e Barbecue:

 

Al-irhab wal kabab

Al-irhab wal kabab

Infine, al culmine della cronologia dei gusti visivi e musicali di un ladro di cellulari, abbiamo l’ennesiva svolta, questa volta romantico-erotica. Preceduti da uno spezzone del reality americano Sex Sent Me to the ER, alcuni film coreani indicizzati come Hot Korean Movie e uno italiano, Il sapore del grano del 1986. Questo film semisconosciuto di Gianni da Campo riguarda la maturazione sentimentale di un supplente delle medie e il suo innamoramento per un giovanissimo studente del veneto rurale. Il motivo per cui pare aver ricevuto un numero notevolmente alto di visualizzazioni sono le scene di sesso piuttosto brevi e morigerate tra il professore e la sua amante, anziché la trama principale dell’amore platonico omosessuale tra Duillio e Lorenzo, della quale penso che anche il nostro utente misterioso non si sia reso conto. Gli altri film sud coreani non sembrano arrivare agli apici nazionali di Kim Ki-duk, di per sé non un regista particolarmente frivolo. Il sapore del grano mi attira per la povertà di mezzi e per la rappresentazione di un veneto precedente alla diffusione massiccia delle piccole e medie industrie, davanti ai cui cartelli di svendita e fallimento mi sono trovata per caso a passare qualche mese fa. Notevole anche che nel 1986 la rai finanziasse la produzione di un film a tematica alquanto delicata, nonostante la recitazione e la regia siano molto limitate. Se esistesse una versione italiana di The Celluloid Closet, questo film vi avrebbe probabilmente trovato posto. Intanto, la hit parade dei gusti visivi e musicali di un ladro di cellulari mi ha riportata entro i confini nazionali, a domandarmi cosa ne penserebbero oggi gli attori del film di da Campo riguardo al referendum dell’indipendenza del veneto tenutosi la scorsa settimana.