Javier Estrada ha appena pubblicato un nuovo brano di Cumbia rebajada llevada al Drum and Bass.
Per chi non conoscesse Javier invito ad approfondire con un articolo di Jace Clayton/Dj Rupture che scrisse nell’ormai lontano 2012 per Frieze. Da allora Javier avrà pubblicato un centinaio di brani tra produzioni originali, remix, refix e quant’altro – dalle prime esperienze di moombah estreme ai ritmi 3bal guarachero, senza mollare un attimo. La Cumbia rebajada, ovvero una modalità di appropriazione della cumbia colombiana da parte di alcuni producer messicani, consiste nel rallentare in maniera massiccia delle cumbias o gaitas classiche, tradizionalmente costruite su ritmi più veloci; alcuni sostengono che la cumbia rebajada altro non sia che una risposta agli effetti provocati dalla cocaina colombiana e, dunque, si direbbe, la cumbia sotto eroina.
Ma Javier Estrada in questa Satan Drum & Cumbia Bass evolve e complica ancor di più la faccenda, llevando la cumbia – già rebajada – al drum and bass, portandola quindi ad un’altra velocità ancora. Un po’ come viaggiare stando fermi.
Non ne ho la certezza, ma mi piace pensare che il sample vocale presente nel brano – quello che fa «SATANAAAH» sia la voce del morto di Tijuana: un musicista satanista che vive al confine tra Messico e Stati Uniti e suona per strada nei pressi di un benzinaio di Tijuana. Ho scoperto El Muerto grazie ad un film di Ricardo Silva: Navajazo, un ritratto di Tijuana costruito mescolando generi cinematografici differenti senza alcuna apparente ragione, proprio come Javier Estrada fa in musica. Eppure tutto ha immensamente senso e descrive in maniera così reale un luogo surreale come il Messico, soprattutto nelle aree di confine come Tijuana e Monterrey, dove, invece, vive Javier Estrada.
«SATANICAAAH».